Interventi estetici al seno, al via il processo per l'ex primario di Sant'Omero

TERAMO – Nell’ottobre del 2010 era finito nel registro degli indagati con l’accusa di aver effettuato in ospedale interventi di chirurgia estetica non autorizzati e a totale carico del servizio sanitario nazionale. Da allora sono passati cinque anni e due ordinanze, una del gup e una del giudice monocratico, che hanno riqualificato per ben due volte i reati contestati al professionista e con il processo all’ex primario di chirurgia dell’ospedale di S.Omero Michelangelo Milani che questa mattina si è aperto per la terza volta, questa volta davanti al collegio e con l’imputazione di abuso d’ufficio. La vicenda, che ancora non riesce a trovare definizione in primo grado, risale ad ottobre del 2010 quando il professionista fu coinvolto in un’indagine svolta dai Carabinieri di S.Egidio e avviata dal pm Bruno Auriemma dopo l’arrivo, sul tavolo della Procura, di alcune denunce. Denunce in cui il medico veniva accusato di effettuare in ospedale interventi di chirurgia estetica, ed in particolare di mastoplastica e blefaroplastica. Interventi che, secondo l’accusa, venivano mascherati con patologie per le quali la legge ammette interventi ricostruttivi a seguito di interventi chirurgici. Accuse gravi che avevano portato la Procura, al termine delle indagini, a chiedere il rinvio a giudizio del professionista con l’accusa di peculato e abuso d’ufficio e la difesa dell’uomo a chiedere l’ammissione al rito abbreviato. Ma proprio al termine del rito abbreviato il gup aveva riqualificato il reato in truffa aggravata e continuata, rinviando gli atti al pm e con la vicenda successivamente finita davanti al giudice monocratico. Giudice monocratico che però, al termine del processo, aveva nuovamente riqualificato il reato in abuso d’ufficio, emettendo un’ordinanza con la quale rinviava il procedimento davanti al collegio, competente per quel tipo di reato. Tutto da rifare, dunque, con il processo davanti al collegio che si è aperto questa mattina.